Terziere Castello

Il Palio dei Terzieri è una rievocazione storica che si organizza a Città della Pieve dal 1973, la prima o la seconda domenica dopo Ferragosto.

La sua epoca di riferimento abbraccia un arco di tempo di poco meno di un secolo, dal 1450 al 1523, legandolo al periodo di influenza culturale ed artistica esercitato dal cittadino più illustre, il pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino, maestro di Raffaello.

Si tratta di una sfida fra i Terzieri della città (Castello, Casalino e Borgo Dentro), ritornando indietro nel tempo fra il XV ed il XVI secolo, quando nell’allora Castel della Pieve si svolgevano le Cacce del Toro, rudimentali corride con l’uso di lance.

Oggi l’antica tenzone rivive sfidandosi al tiro con l’arco, mirando su sagome a forma di toro, collocate su una pedana circolare mobile. I tori sono tre (uno per terziere), tre le manche e tre le velocità di movimento. Il punteggio varia in base alla parte della sagoma che viene colpito dall’arciere (15 la testa, 9 il collo e 6 il corpo).

La gara è preceduta dal corteo storico, con circa 800 figuranti in abiti rinascimentali, carri allegorici e armi da guerra (bombarda, catapulta, balestre, cannoni, torre d’assedio, ecc…).

A precedere la gara del tiro con l’arco, il giorno di Ferragosto, i Terzieri danno vita al “Lancio della Sfida”, con insulti e prese in giro reciproci, nonostante la solennità dell’incontro dettata dalla presenza delle maggiori autorità e del Podestà di Castel de la Pieve.

A quest’ultimo, il vincitore della precedente edizione riconsegna il Pallium per essere custodito nella sede comunale fino alla domenica successiva, giorno della Caccia del Toro, da cui uscirà per sfilare nel grande corteo storico. Il Lancio della Sfida, la Caccia del Toro, e il corteo storico costituiscono l’essenza del Palio dei Terzieri.

Nel corso dei giorni di festeggiamento le taverne di ogni terziere, con i propri piatti speciali, sono aperte tutte le sere.

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